Napoli - Pres
entato venerdì 20 dicembre al Teatro San Ferdinando, il
nuovo libro di Giulio Baffi, autorevole voce della critica teatrale
contemporanea (presidente dell´Anct, l´Assemblea nazionale dei critici di
teatro) nonché ex direttore artistico del teatro di Eduardo de Filippo. Il
libro, intitolato “Sik-Sik, l’artefice magico” è un’autentica “custodia” di un
testo che Eduardo portò per l’ultima volta sulle scene proprio nel mese di
maggio del 1979, che include quello che l’assessore alla cultura del Comune di Napoli
Nino Daniele ha definito un “lavoro di critici e di recensori che in realtà
sono anche artisti”, grazie alla raccolta che Baffi stesso ha fatto degli
articoli a stampa pubblicati nel 1979 dopo la prima napoletana firmati da Luigi
Compagnone, Roberto De Monticelli, Enrico Fiore e tante altre voci preminenti
della critica del tempo e dei nostri giorni. In allegato al libro inoltre,
edito da Guida Editori, il cd con la registrazione amatoriale, che Baffi ha
“custodito gelosamente”, di una replica fatta nel mese di maggio dell’omonimo
Sik-Sik.
Afferma inoltre
l’autore che “la registrazione essendo amatoriale rende il tutto ancora più
vero, magico, strepitoso. Il teatro, cosa imperfetta che mette insieme attori e
pubblico, riesce a restituire emozioni assolute e imprevedibili”. Assolutamente
profondo e indimenticabile l’ascolto di un quarto d’ora della registrazione
dello spettacolo all’interno proprio di quel teatro, dove Eduardo, 34 anni fa,
mise in scena “Sik-Sik”.
Baffi, quanta emozione c’è a livello personale e
artistico nel presentare un libro su Eduardo nel teatro di Eduardo?
Presentarlo nel
teatro di Eduardo è una moltiplicazione esponenziale, enorme per me perché sono
molto legato a questo teatro, è una parte importante della mia vita, e presentare
lo spettacolo in questo teatro con l’ascolto della voce di Eduardo credo sia
per chiunque un moltiplicatore emozionale. Il teatro entra prima nel cuore e
poi nella testa. Eduardo è stato un autore ed un attore che entra nei cuori e
mette in moto la testa anche a distanza di anni con le sue drammaturgie. Quest’occasione
di costruire un motore con la voce del grande maestro, credo sia importante. Sentire
la voce di Eduardo in questo teatro è certamente un’emozione in più, un valore
che si può cogliere.
Quanto crede che Eduardo abbia influito nella Storia del
Teatro?
Eduardo ha influito
moltissimo nella Storia del Teatro contemporaneo; è uno degli autori più
importanti del ‘900. Alla verifica del tempo, l’importanza di Eduardo
attore-regista-autore, a distanza di pochi anni dalla sua morte, risulta essere
uno degli autori più importanti del teatro italiano contemporaneo. Come pochi
Eduardo parla al nostro tempo, egli aveva compreso e saputo scrivere quello che
il pubblico “lontano” dal suo presente avrebbe potuto ascoltare e rimeditare
affinché portasse avanti la riflessione morale, civile ed estetica, cioè fare
del teatro un motore importante.
21 dicembre 2013