Di nuovo in scena dopo più di mezzo secolo la bella commedia di Viviani A Santa Lucia
Al teatro Bellini con Geppy Gleijeses, Lello Arena e Marianella Bargilli
Servizio di Pino Cotarelli
Napoli - Viviani, autore dei versi, della prosa e della musica di questa commedia inedita è stato anche l´ultimo a metterla in scena nel 1943 insieme a "Osteria di campagna"; dopo più di mezzo secolo Geppy Gleijeses l´ha riproposta firmandone anche la regia, al teatro Bellini dove resterà in programmazione fino al 25 febbraio, in compagnia di Lello Arena e Marianella Bargilli. E´ ambientata nel 1919, nella Napoli postbellica, dove le miserie della guerra convivono con il Cafè-Chantant, il Varietà e l´Avanspettacolo, nel ristorante "Sparita" al Borgo Marinari, intorno al Castel dell´Ovo, dove verso l´una di notte, nobili spiantati, viveur, cocotte, cocainomani, cafoni arricchiti, poeti squattrinati, cenano, si incontrano e si scontrano con un "altro" mondo, quello dei "Luciani" abitanti di Santa Lucia, quartiere marinaro a ridosso di Via Caracciolo.
UNO SPAZIO INFINITO INTORNO AL NOSTRO CORPO ADULTO
Al teatro Bellini un´opera di Familie Floz INFINITA
Servizio di Daniela Morante
Napoli - Intorno allo spazio finito del nostro corpo fisico, nel prima e dopo di esso, ci sono altre infinite dimensioni. Dei bambini si dice che sono pezzi di cielo, con la loro veridicità appartenente ancora al mondo infinito, così come degli anziani si pensa che la perdita delle funzioni psicofisiche sia un andarsene piano, un ritornare, appunto al mondo infinito di partenza. I progressi dei bambini nell´apprendimento sono dunque complementari ai regressi dell´età senile. Al centro tra le due dimensioni l´uomo adulto, piantato e non fluttuante, in equilibrio ancorato alla gravità della terra. Familie Floz con questa loro tenera pièce indagano appunto, non lo spazio finito dell´età adulta, ma le due dimensioni intermedie del prima e del dopo, le uniche forse dove la parola non è più necessaria.
Applausi per Luca Zingaretti e Massimo de Francovich
Ben accolta La Torre d´Avorio al teatro Diana
Servizio di Maurizio Vitiello
Napoli - Nascosta sul lato sinistro del teatro Diana, godeva degli applausi sentiti del pubblico la compagna di Luca Zingaretti, splendida donna napoletana, l´attrice Luisa Ranieri, in una tirata mise in cui spiccava, per contrasto, una piccola borsa bianca. Il pubblico ha sostenuto l´applauso, perché ha apprezzato il testo e l´interpretazione di tutti, ma, soprattutto, dei due protagonisti. Attori, eccellenti attori; finalmente testo e interpretazione soddisfano. Sino a domenica 24 febbraio, Luca Zingaretti e Massimo de Francovich saranno al Teatro Diana in azione per La Torre d´Avorio, di Ronald Harwood, traduzione di Masolino d´Amico.
Quartieri Spagnoli musical scritto e diretto da Gianfranco Gallo
al teatro Trianon, fino al 17 febbraio
Servizio di Maurizio Vitiello
Napoli - Sciopero del sesso contro la violenza in Quartieri spagnoli, il musical di Gianfranco Gallo, è la prima produzione teatrale del "nuovo" Trianon. Gianfranco Gallo segnala: «Mi sono ispirato alla Lisistrata di Aristofane; ma se nella commedia greca le donne praticavano un ironico sciopero del sesso, originalissimo, ma fine a se stesso, qui invece le donne napoletane della camorra si negano ai loro uomini, violenti e sanguinari, per evitare di dare vita a una nuova generazione destinata alla violenza e alla morte.
"Castel Capuano: Storie di fantasmi e … nuove aperture alla città"
Processi nella Storia e racconti dalla Vicaria
Servizio di Maurizio Vitiello
Napoli – Il percorso si articola tra le sale di Castel Capuano, dove il pubblico assiste a diversi quadri teatralizzati caratterizzati da elementi di prosa, teatro, danza e musica dal vivo che narrano storie di uomini e donne, ricchi e poveri, anonimi e/o dal nome rinomato, popolani e aristocratici, invischiati per sempre, nel bene o nel male, nel cerchio della giustizia: figure storiche e altre immaginarie, ma, comunque, suggestive evocheranno usanze ed episodi attinenti ad uno dei castelli più antichi di Napoli, diventato in età vicereale palazzo di giustizia, funzione che ha conservato fino a qualche anno fa. Il percorso parte dall´ingresso dell´Ex Tribunale di Napoli per poi proseguire nel Cortile Principale, dove la Soprintendenza ha curato la Mostra "Castel Capuano palazzo di Giustizia: progetti di restauro e trasformazioni al tempo dell´Unità" in occasione del 150° anno dell´Unità Nazionale.
Come Evita, più di Evita, mi amerò di e con Arnolfo Petri
fino al 17 febbraio al teatro Il Primo
Servizio di Maurizio Vitiello
Napoli – Arnolfo Petri va in scena da solo e l´assolo di Petri è drammatico. Sono rese le ultime ore di vita di Eva Duarte Perón, la grande eroina dell´Argentina moderna, nel delirio di una pazza ossessionata dalle trame di palazzo e dai gioielli da indossare per il suo funerale; in ciò il colpo di scena. Arnolfo Petri, attraverso il suo universo surreale ed estroverso, sostanzia una satira crudele, tutta contro il potere. Riesce anche a farci intendere "in filigrana" uno scorcio di "Filumena Marturano" in un tratto della ricostruzione degli anni giovanili di Evita. Si tratta di un "fresco-shocking", anche molto impertinente, in cui militari, preti, affaristi, perfino Dio si confondono e si mescolano in uno spaccato kitsch, da cui emergono i guasti del potere.
CREDITORI di August Strindberg e la regia di Orlando Cinque
Al Piccolo Bellini fino al 17 febbraio.
Servizio di Antonio Tedesco
Napoli - August Strindberg è universalmente considerato uno dei fondatori del teatro moderno. Era, ovviamente, uomo inquieto e febbrile come tutti gli artisti che non riescono a distogliere il proprio sguardo acuto e profondo dai recessi più nascosti dell´animo umano. Strindberg vedeva con chiarezza il mondo intorno a sé perché sapeva proiettare sulla scena il proprio universo interiore. Anzi, si può dire che a volte lo esibisse in maniera impudica dissezionandolo pubblicamente con ostentata crudeltà. Ma scavando (anche a colpi di accetta, come ha detto qualcuno) nel proprio animo, scavava, in realtà, dentro l´animo dell´umanità intera.
Felice ritorno dello spettacolo al teatro Acacia con "Brachetti & friends"
Servizio di Pino Cotarelli
Napoli - Arturo Brachetti l´eclettico trasformista da sempre paragonato al grande Fregoli, nella prima di giovedì 7 al teatro Acacia, ha voluto condividere il suo eterogeneo pubblico fatto di giovani, meno giovani e bambini, che lo segue ormai da molti anni, con i suoi amici acrobati, prestigiatori, cabarettisti, illusionisti, ingaggiati nei vari sui tour intorno al mondo. Lo spettacolo, in programmazione al teatro Acacia fino al 10 febbraio, è un laboratorio in working progress, un vero e proprio contenitore nel quale, alle esibizioni di artisti dalle comprovate capacità artistiche, si affiancano esibizioni di giovani artisti formati dal duro teatro di strada e non solo. Il pubblico viene coinvolto appieno e partecipa spesso agli sketch degli artisti che si divertono a ridicolizzarlo simpaticamente.
LA GOVERNANTE di Vitaliano Brancati con la regia di Maurizio Scaparro
Al Teatro Mercadante fino al 10 febbraio
Servizio di Antonio Tedesco
Napoli - Come definire La Governante, scritta nel 1952 da Vitaliano Brancati, in scena questi giorni al Teatro Mercadante, prodotta dal Teatro Stabile di Catania per la regia di Maurizio Scaparro? Uno spettacolo fuori tempo massimo? Vi è, in questo testo, la critica alla morale borghese. Aggravata da pregiudizi, all´epoca, molto radicati in una certa cultura siciliana. Argomenti sui quali Brancati ha lavorato molto, specie, e soprattutto, nei suoi romanzi (da Don Giovanni in Sicilia a Il bell´Antonio). Vi sono, poi, i conflitti interiori dei personaggi, soprattutto l´anziano protagonista, Leopoldo Platania, un siciliano da anni trapiantato a Roma, e Caterina, la governante di casa, appunto, che vivono, seppur in maniera diversa, con sensi di colpa lancinanti il divario tra i dettami di quella stessa morale e le ricadute di una sua rigida applicazione sull´esperienza di vita quotidiana.
Imbrigliato nella sua forma di legno, fa metafora
PINOCCHIO al teatro Palladium
Servizio di Daniela Morante
Roma - Dal fondo buio della sala uno per volta i tre protagonisti avanzano, nella nudità del torso mostrato.
L´incedere è lento, impedito da una deambulazione di nuovo in apprendimento, sguardo e mento alti, sembrano, anzi sono, eroi sopravvissuti, reduci da chissà quale guerra. I loro corpi mostrano senza pudore e con dignità, rigidità acquisite, il loro sguardo ci parla di territori sondati in un tempo altro a noi sconosciuto. Come eroi tornati dall´Ade, dunque, percepiamo che sono testimoni palpabili di un principio di vita denso, sostanziale che incute a noi pubblico presente non compassione, ma riverenza. Sul palco li aspetta un altro personaggio, volutamente sfatto nella sua pancia rigonfia e mostrata, col cono del naso lungo di Pinocchio, convitato di pietra silente, servo di scena quasi indolente, assisterà i nostri nelle loro performance. Dal fondo della platea, una voce comincia a dialogare con i tre disposti frontalmente sul proscenio. E´ una voce calda che invita i tre a presentarsi.
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 Mercoledì 28 novembre al Teatro Ca´ Foscari di Venezia LA FABBRICA DEI PRETI di e con Giuliana Musso, con la collaborazione di Massimo Somaglino
 Ridotto del Teatro Mercadante dal 29 novembre al 2 dicembre 2012 Laura per tutti L´inizio di un percorso lungo e affascinante che si propone di sensibilizzare e informare il pubblico circa una parte della nostra società che troppo spesso viene lasciata al buio dalla nostra inconsapevole disattenzione. Lo spettacolo nasce dall’esperienza di vita di Laura Raffaeli che, a causa di un incidente di moto, perde vista e udito.
 Dal 27 novembre al 2 dicembre 2012 al Piccolo Bellini via Conte di Ruvo 14, Napoli La insolita lezione del professore O.T. Di Massimo Maraviglia con Bruno Tramice
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