FRACAMENTE ME NE INFISCHIO di Antonio Latella
Al Teatro Nuovo di Napoli
Servizio di Antonio Tedesco
Napoli - Bisognerebbe riscoprire la categoria del teatro "necessario". Un teatro, cioè, che sappia assumere delle posizioni precise, esprimere un indirizzo di pensiero, e avere il coraggio di essere (di nuovo) persino ideologico. E che sappia fare tutto questo sfruttando gli elementi propri del suo specifico linguaggio. E, soprattutto, inventando nuove forme. Un teatro che sappia scuotere il torpore mentale in cui il pubblico (noi tutti) sembra essersi irrimediabilmente abbandonato. Francamente me ne infischio, allora, al di là del riferimento specifico, romanzesco e filmico, a cui allude, potrebbe diventare il nuovo slogan, quasi un grido di battaglia. Per scardinare alla radice il conformismo del pensiero omologato, della vita tele-comandata, in maniera così subdola e pervasiva da sembrare non solo indolore, ma finanche piacevole.
AL TEATRO TRIANON IL PROGRESSIVE ITALIANO PROTAGONISTA IN UNA MEMORABILE "PROG NIGHT" ATTRAVERSO LE SFUMATURE SINFONICO-BAROCCHE DELLA STORIA NEW TROLLS, LA VENA ROCK DI LINO VAIRETTI E I VIRTUOSISMI PSICHEDELICI DELLE ORME
Servizio di Guerino Caccavale
Napoli. E´ stata una grande "Prog Night" quella di domenica scorsa che ha visto Le Orme e La Storia New Trolls esibirsi in una nuova data del tour 2013 (partito a gennaio da Pordenone) al Teatro Trianon, per l´occasione pieno in ogni ordine di posti. Ospite della serata Lino Vairetti, storico frontman degli Osanna, che dà inizio ad una serata divisa in quattro parti e che alla fine si rivela davvero emozionante per i cultori di una musica, il progressive, che arriva fino alla porta del cuore e non si ferma alla mente, come la maggior parte dei detrattori sostiene: in fondo tale genere musicale, fenomeno prettamente europeo, ha rappresentato un´evoluzione del rock in cui, da fine anni ´60 in poi, i grandi gruppi dell´epoca si sono cimentati, dai Pink Floyd ai Genesis, dai King Crimson ai Jethro Tull di Ian Anderson.
Al teatro Il Primo "Non è Francesca, da Rimini"
con Mario Aterrano e la regia di Oscarino di Maio Servizio di Mario Migliaccio
Napoli - Risate, risate e risate. "Non è Francesca, da Rimini" è uno spettacolo che certamente non stanca e non lascia al pubblico un momento di distrazione. La rappresentazione è molto corale, con continui cambi di personaggi, soprattutto nel primo atto in cui viene messo in scena un "varietà" con personaggi come: la sciantosa, il comico, la spalla, il presentatore. Assistiamo quindi a vari sketch passando dal cabaret alle canzoni. Questa prima parte può essere considerata soltanto un assaggio, un antipasto che porterà poi a degustare il piatto forte durante il secondo atto, dove, una compagnia di attori improvvisati, si trova costretta a rappresentare la "Francesca da Rimini" di Silvio Pellico, che invece doveva essere rappresentata da una compagnia di veri attori italiani.
FERDINANDO di Annibale Ruccello con la regia di Arturo Cirillo
Al Teatro San Ferdinando
Servizio di Antonio Tedesco
Napoli – Ferdinando è il dramma del linguaggio. Ma anche della falsificazione, della manipolazione. Della realtà vissuta come inganno e illusione. Nei confronti di sé stessi, prima che degli altri. E´ un dramma da camera, la camera da letto di Donna Clotilde. Il letto in cui la decaduta nobildonna giace in pianta stabile (per scelta più che per necessità) è il palcoscenico dal quale lei quotidianamente si esibisce e si presenta al mondo. Un mondo molto ristretto il suo. Una parente povera che le fa da governante (Gesualdina), con la quale intrattiene un rapporto di vitalistica conflittualità.
LA FINESTRA SUL CORTILE di Claudio Di Palma
Al Teatro Nuovo di Napoli fino al 17 marzo
Servizio di Antonio Tedesco
Napoli - Le vite degli altri. Spiate, osservate, studiate. Come fossero riflessi della propria esistenza. O, forse, desideri. Di vite nuove, diverse. Quando la propria, di vita, non sembra essere più sufficiente. E allora ad essa si sostituisce l´ossessione dello sguardo. La necessità, quasi morbosa, di "penetrare", attraverso quello stesso sguardo, in altri mondi vicini e lontani, ad un tempo, dal proprio. Su questo affascinante presupposto, molto esplorato dal cinema e dalla letteratura, si sviluppa, La finestra sul cortile, lo spettacolo scritto e diretto da Claudio Di Palma, in scena questa settimana al Teatro Nuovo. La messa in scena si ispira al famoso film di Alfred Hitchcock e al racconto di Cornell Woolrich, dal quale anche il film è tratto. L´allestimento teatrale presenta, però, alcune sue specifiche e originali particolarità.
Pirandello al Bellini di Napoli con Il fu Mattia Pascal
Applausi per Tato Russo: "Ho tradotto con un lavoro di memoria ed esperienza un´opera che sarà caposaldo della produzione pirandelliana"
Servizio di Anita Curci
Napoli – Fino al 17 marzo al Bellini Il fu Mattia Pascal, il romanzo pirandelliano che Tato Russo ha tradotto per il teatro con un esito di notevoli proporzioni artistiche. Lavoro impegnativo fatto di riflessioni, esperienza, memoria. "Un´opera non scritta per il palcoscenico, ma che sentivo di dover restituire a Pirandello in forma teatrale", così esordisce il maestro Russo nell´intervista rilasciata il mese scorso a Teatrocult, assicurando il rispetto dell´ideologia del drammaturgo agrigentino, e prendendo in considerazione i nuovi meccanismi del teatro. "Se fosse vivo, l´autore farebbe le stesse mie scelte. Oggi, ad esempio, si abbozza una scena senza che ci sia veramente, mediante le luci si descrivono ambienti che in sostanza non esistono. Rimango fedele al romanzo pur discostandomene".
"La nostra unica fede" con la regia di Simone Petrella
Al Piccolo Bellini fino al 17 marzo Servizio di Mario Migliaccio
Napoli - "Vince chi sfida ogni condizione meteorologica", questo il messaggio che l´opera vuole trasmetterci. Un messaggio attuale rivolto non solo ai giovani, ma a tutti coloro che credono in qualcosa e inseguono i propri sogni. "La nostra unica fede" è uno spettacolo tratto dall´opera "Abide with me" di Barrie Keeffe. Il titolo della commedia rappresenta proprio uno dei cori più conosciuti e intonati da una vasta schiera di tifosi. Più che tifosi però, i tre protagonisti (Aldo, Sasà e Tonino) possono essere definiti "seguaci" del tifo.
IL PROMESSO SPOSO di Franco Pinelli
Al Teatro Scarpetta fino al 17 marzo
Servizio di Antonio Tedesco
Casoria, Napoli - Prosegue con lusinghiero successo di pubblico la stagione del Teatro Scarpetta di Casoria, organizzata dall´Associazione Culturale Res Novae Teatro, diretta da Luciano Medusa. Spettacolo in cartellone in questi giorni è Il promeso sposo, scritto e diretto da Franco Pinelli che ne è anche interprete principale. L´intreccio, come nella migliore tradizione della farsa napoletana, è basato su un equivoco, o meglio uno scambio di persona. Una fatale omonimia che fa credere un giovane (Errico) che sta per sposare la figlia (Nannina) di un benestante signore (Nicola Paletta), un pericoloso uxoricida.
Al Piccolo Bellini MALACRESCITA di Mimmo Borrelli
Servizio di Antonio Tedesco
Napoli - Malacrescita nasce come un´appendice, ma visto l´argomento, si potrebbe dire una escrescenza, del precedente spettacolo di Mimmo Borrelli intitolato La Madre, ´i figli so´ piezze ´i sfaccimma, presentato un paio di stagioni fa con molto successo e considerevole esito critico, anche a carattere nazionale. Di quello spettacolo racconta la stessa storia, ma attraverso una prospettiva differente. La vicenda è quella di Maria, anzi, Maria Sibilla Ascione, figlia di un ricco malavitoso della zona Flegrea, che cerca di elevarsi e distaccarsi dal suo ambiente familiare di origine, ma finisce con lo sposare un violento e arrogante capoclan chiamato Sandokan. Da questi ingravidata partorisce due gemelli. Desiderosa di spezzare la catena criminale ereditaria, e non avendo avuto il coraggio di eliminarle direttamente, né attraverso l´aborto, né ammazzandole in seguito, finisce con il tenere le due creature.
Il Sole di Notte di Ramona Tripodi, liberamente ispirato a La fine del Titanic di H.M.Enzensberger
Al teatro Elicantropo fino al 17 marzo
Servizio di Maddalena Porcelli
Napoli - Doppia settimana di programmazione, da giovedì 7 marzo, fino a domenica 17, al teatro Elicantropo, per lo spettacolo Il Sole di Notte di Ramona Tripodi, liberamente ispirato a La fine del Titanic di H.M.Enzensberger, con Raffaele Ausiello, Giulio Barbato, Rosalba Di Girolamo, Ramona Tripodi. Presentato da Inbilicoteatro, in co-produzione con Il Pozzo e il Pendolo, l´allestimento si avvale del disegno luci a cura di Cesare Accetta, il disegno audio-video di Andrea Canova, per la regia di Ramona Tripodi. Lo spettacolo, purtroppo, non raggiunge alcun esito, sia da un punto di vista emotivo che mentale.
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Teatro Giuseppe Verdi di Pordenone
10-11 gennaio 2013
Amleto a pranzo e a cena
Di Oscar De Summa
Teatro Metastasio di Prato
4-6 gennaio 2013
La paura e la musa
Un ritratto di Sem Benelli
Di Luca Scarlini
Con Sandro Querci
 Teatro Carlo Gesualdo di Avellino 5-6 gennaio 2013 Re Lear Con Michele Placido
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